
Il trave è uno degli strumenti di allenamento più conosciuti e presenti in tutte le case degli arrampicatori per questo è fondamentale capire quando è il caso di utilizzarlo e quando invece no!
Il trave per la sua comodità è certamente uno degli strumenti più utilizzati non solo in palestra ma soprattutto a casa, ci aiuta ad ottenere un adattamento sospendendoci su tacche svase o pinze di varie misure.
In base alla durata ed al numero di ripetizioni che svolgiamo riusciamo ad ottenere un adattamento di Forza, Resistenza o RFD (vi lascio qui il video).
Ma quando è bene usare questo strumento e quando no? Lo scopriamo in questo articolo!
Iniziamo prima di tutto a capire quando il trave fa al caso nostro:
Fa al caso nostro quando:
- Riusciamo a svolgere poche sedute di scalata vera e propria
- Vogliamo lavorare specificamente sulla forza
- Vogliamo lavorare su determinati aspetti metabolici
- Stiamo recuperando da un infortunio
Entriamo ora nel dettaglio.
Punto numero 1 – Riusciamo a svolgere poche sedute settimanali di scalata
Se per motivi di tempo o logistici non riusciamo ad andare con una frequenza sufficiente in palestra o su roccia. Il trave ci permette di svolgere una seduta, tendenzialmente più breve rispetto ad una seduta di scalata, dalla comodità di casa nostra e per questo può essere estremamente utile. Ad esempio se riuscissi a fare una sola seduta di scalata a settimana per il poco tempo, è molto meglio integrare con del lavoro al trave piuttosto che de-allenarci violentemente!
Punto numero 2 – Vogliamo lavorare specificamente sulla forza
Il trave, escludendo tutti gli aspetti tecnici dall’allenamento, permette di ottenere degli adattamenti specifici senza essere limitati a causa delle componenti tecniche della scalata, per questo motivo può tornare utile in svariate situazioni.
Ad esempio, se nella mia palestra riesco ad esprimere parzialmente il mio massimo potenziale, per via della tracciatura o per limitazioni tecniche personali, il trave ci permette di escludere queste variabili e perciò di esprimere il nostro massimo potenziale di forza.
Punto numero 3 – Lavoro metabolico specifico
Anche qui, se vogliamo migliorarci su aspetti metabolici specifici il trave ci permette di ottenere delle progressioni molto graduali e precise che sono molto più difficili da regolare quando ad esempio si svolgono sedute di resistenza esclusivamente al pannello.
Punto numero 4 – Recupero post infortunio
La possibilità di avere delle prensioni (ovvero le varie tipologie di posizione delle dita sulle prese, perchè lo diamo per scontato, ma può darsi che non tutti conoscano questi termini) costanti e stabili e di poter dosare il carico con estrema precisione ci permette di utilizzare il trave come efficace strumento durante la fase di ritorno all’attività a seguito di un infortunio.
Ma quando non è il caso di utilizzare il trave per allenarci?
- Deficit tecnici importanti
- Condizioni di scalata ottimali
- Infortuni
Entriamo ora nel dettaglio.
- Deficit tecnici importanti
Lo sappiamo tutti, la tecnica è fondamentale nell’arrampicata, ma anche tenersi è altrettanto importante peeeerò quando i deficit tecnici sono molto maggiori dei deficit fisici e quindi si crea un gap importante tra queste due abilità, incrementare ulteriormente la forza non è la soluzione migliore per progredire nella nostra carriera scalatoria. Questo perchè, l’essere meno forti, ci costringe ad ottimizzare il movimento che, altrimenti, potremmo fare campus fregandocene di tutte le sfumature tecniche che si sarebbero apprese se ci fossimo concentrati maggiormente sulla tecnica.
- Condizioni di scalata ottimali
Se abbiamo le possibilità di allenarci in parete con una buona frequenza e ci alleniamo in una palestra stimolante che ci permette di esprimerci al massimo ed ottenere un ottimo adattamento dalla scalata, il lavoro al trave può essere ridotto notevolmente, mantenendo una piccola parte di stimolo che rimane fondamentale per conservare i livelli di forza sempre elevati.
- Infortuni
Quando l’utilizzo del trave ci provoca irritazioni o infiammazioni.
A volte il fare sospensioni può creare dei fastidi principalmente a spalle e gomiti, escludiamo quelli alle dita che possono essere risolti anche sul trave stesso. Per questo è importante sospendere o ridurre molto il lavoro al trave e concentrarsi sulla risoluzione dei fastidi che ci provoca prima di tornare a lavorarci con costanza.
Quindi per riassumere, molti sono i motivi per utilizzare il trave e molti sono quelli per non utilizzarlo, sta ora a voi capire qual’è la vostra situazione e regolarvi di conseguenza!
Ci vediamo al prossimo articolo!
Buone scalate 😉